Gli Asterischi di Pasquale Bellotti
												
												

“Che ne pensate, Lettori? Vi va di condividere un cammino in cerca di ….?”
L’asterisco, come ben sapete, è un segno grafico per comunicare qualcosa al Lettore, al fruitore di un testo, di un saggio, di un qualsiasi documento. Qualcosa su cui richiamare l’attenzione, perché degno di nota, perché è giusto che il lettore sia avvertito e pronto ad un ascolto (una lettura) più attenta e approfondita su quel tema.
Inauguriamo qui proprio un cammino fatto di asterischi. Ecco: ogni nostro asterisco mira a questo, comunicare, lanciare un messaggio, messaggio di invito a cogliere realtà che non devono sfuggire o di messa in guardia da visioni, idee non proprio brillanti, comunque ingannevoli.
Asterischi, con regolare cadenza. Forse settimanale, chissà. 
Dipenderà dagli eventi, dai ricordi, dal presente incalzante, dalla necessità di fare chiarezza. Asterischi, o anche AsteRischi, non so, forse sarebbe meglio. I rischi sono quelli che viviamo, di una società che più liquida non si può, con l’incultura dilagante (anche nelle case della cultura, anche nelle Università, dove somari prosperano: e questa volta non ci riferiamo agli studenti che, dell’ignoranza di chi insegna loro proprio non possono avere colpa), l’incertezza su tutti i fronti, il rifiuto di ogni norma, regola e prassi utile per documentarsi e per apprendere. 
Almeno qualcosa di utile da consegnare a chi va incontro, sprovveduto di tutto, al futuro che arriva e che sorprende gli impreparati. Società e mondo intero sono a rischio. Evochiamo qui, d’ora in avanti, cammini certi e passi rischiosi, strade per conoscere e segnalazioni di eloquente incultura.
 AsteRischi, appunto.