Asterisco n° 5

Asterisco n. 5
“Musetti, De Gasperi e l’allenamento sportivo …”
La prestazione mirabile, impeccabile, da manuale si direbbe, di Lorenzo Musetti contro Alex de Minaur dell’11 novembre u.s. alle ATP Finals di Torino [qui nessun riferimento, alla straordinaria prestazione di domenica 16 novembre ed alla indescrivibile classe di Sinner e di altri Campioni inarrivabili] mi ha fatto venire in mente – quel giorno stesso, mentre l’incontro era in divenire – un eccellente libro, che avevo letto nelle precedenti settimane, di Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera, sullo statista italiano, di classe e virtù suprema, Alcide De Gasperi.
Oltre che il contenuto, validissimo per attestare ben “5 lezioni” dell’allora Capo del Governo italiano ai politici di oggi (in verità di ogni Paese del mondo, con pochissime eccezioni), un grande rilievo ha il titolo dell’opera. Che è emblematico: Il costruttore (Polito A, Il costruttore, Mondadori Strade Blu, Milano 2024).
De Gasperi, nell’Italia postbellica, provata, prostrata, anche umiliata, semi distrutta, che necessitava di interventi immediati e decisici, si presentò come un costruttore, un unificatore, anche di posizioni differenti, con l’obiettivo dichiarato e poi tenacemente perseguito di costruire, ricostruire, rimettere insieme …. Libro da leggere e su cui meditare. Non appaia esagerato, adesso, l’accostamento dei due italiani tramite una parola: costruttore. Essa ben descrive e spiega e perciò ben si addice anche all’impresa dell’atleta (appunto Musetti) che, passo dopo passo, momento dopo momento, colpo dopo colpo, battuta dopo battuta, game dopo game, fase per fase, vicenda per vicenda, imprevisto per imprevisto, non è mai venuto meno alla determinazione di portare avanti un progetto di competizione, da costruire partendo da zero, con la consapevolezza che nessun risultato è mai scontato e che la concentrazione e la focalizzazione sono determinanti, specie se non deflettono mai.
L’avventura dell’allenamento sportivo sta proprio in questo: nel saper costruire e nel saper gestire. Sapientemente costruire, oculatamente gestire. Costruire un piano ed una strategia adeguata e giorno dopo giorno impegnarsi per camminare, avanzare, proseguire, accumulare, aggiungere, togliere, perfezionare, anche modificare, con la mira di ottimizzare il processo. Chiarezza nel porsi un obiettivo e collocarlo lontano, per poterlo perseguire e via via adeguarlo anche alle capacità dell’atleta e alle necessità del particolare momento. Si costruisce, tenendo il progetto sotto gli occhi (e anche sotto quelli della mente) sempre, senza demordere mai, senza deflettere mai.
Chiaro, se fai l’allenatore e non sai cosa è un piano, come lo si costruisce (e prima ancora come lo si concepisce) e poi come si mette in campo e si realizza via via, beh ….. sarà difficile l’opera di “costruire”, in questo caso.
Prima sarebbe meglio studiarsi (e lungamente; e attentamente) le carte, quelle di cui si dispone; quelle per ora precluse…. L’allenamento, quello vero, è cosa seria. Molto seria. E non è per tutti. Ci vogliono speciali attitudini per dedicarcisi con successo. Non si improvvisa e non si inventa. Si tratta di un mondo, del tutto reale ed estremamente coinvolgente, in cui ogni istante è legato al vissuto di un istante prima e ad una previsione – sapiente – dell’istante che verrà.
Il grande allenatore, un grande costruttore.