Perché è importante allenare la forza

La prestazione sportiva dipende in molti sport dalla forza, dalle sue sub-categorie e manifestazioni.

In generale, l´obiettivo è quello di superare la massima resistenza, come nel sollevamento pesi, di eseguire movimenti con la massima velocità, come nei salti, nei lanci, nelle azioni di spinta o nella scherma, di raggiungere alti tassi di ripetizione [dei gesti, NdC] con elevata potenza, come nel canottaggio e nel nuoto, o di eseguire movimenti reattivi esplosivi, come nelle combinazioni di salti nella ginnastica a corpo libero, nell’acrobatica o nel salto triplo, così come nei giochi sportivi, durante i molteplici cambi di direzione.


Per incrementare le prestazioni specifiche nello sport

Accanto alla sua importanza diretta per la capacità di prestazione specifica, un allenamento finalizzato della forza svolge un’importante funzione anche per molti altri aspetti:
  • per una maggiore efficacia o per il perfezionamento delle capacità "organico-muscolari legate alla tecnica".
  • per la preparazione fisica generale, che rende possibile una migliore capacità di imporsi e di riuscire, ad esempio, a vincere nel contrasto con gli avversari, in quegli sport nei quali esiste un contatto fisico diretto tra i contendenti;
  • come presupposto per una migliore capacità di tollerare i carichi, o come base per potere applicare metodi di allenamento più efficaci per il miglioramento della forza rapida;
  • come allenamento integrativo: ad esempio, per il rafforzamento di piccoli gruppi muscolari, importanti come muscoli sinergici (che cioè lavorano nello stesso senso dei principali gruppi muscolari) nell’esecuzione del movimento di gara (ad esempio, salti, tiri), ma che non possono essere sollecitati o sufficientemente migliorati usando le forme abituali di carico di allenamento o durante la gara (vedi Harre, Hauptmann 1983, 209);
  • come allenamento di compensazione, diretto cioè a potenziare quei muscoli che tendono a indebolirsi (ad esempio, i muscoli dell’addome o i grandi glutei;
  • come allenamento di compensazione o di completamento rivolto al potenziamento degli antagonisti (cioè di quei muscoli che si oppongono all’azione o svolgono un’azione contraria rispetto a quella del muscolo che lavora), oppure diretto allo sviluppo di gruppi muscolari altrimenti trascurati.

Come prevenzione dei traumi
Una muscolatura ben sviluppata rappresenta la forma di protezione più efficace per l’apparato locomotorio e di sostegno (sistema muscoloscheletrico).
Senza il sostegno della muscolatura, capsule e legamenti non riuscirebbero mai ad ammortizzare (sopportare) le enormi forze che agiscono sull’apparato locomotorio, ad esempio durante una partita di calcio o di pallavolo, durante una discesa libera nello sci alpino, un’alzata nel sollevamento pesi o nei movimenti
di stacco dell’atletica leggera.

Come trattamento di prevenzione delle alterazioni posturali
La nostra epoca è caratterizzata da comportamenti sedentari e dalla ipocinesi, fenomeni per i quali le persone passano lunghi periodi di tempo seduti (a scuola e al lavoro): nella scuola quasi un allievo su due presenta carenze e alterazioni posturali, dovute a uno scarso sviluppo della muscolatura del tronco (vedi Wasmund-Bodenstedt, Braun 1983, 17-18).

In sintesi, si può affermare che esistono numerose ragioni per svolgere un allenamento di forza. Infatti, senza almeno un livello determinato di forza (che dipende dall’età dell’atleta, dalla sua capacità di prestazione e dal suo livello di aspirazioni), non si può attualizzare ed esprimere una capacità individuale ottimale di prestazione.

Nel processo di allenamento a lungo termine, il livello di forza che si possiede o che è stato acquisito incide immediatamente sull’efficacia dell’allenamento, favorendo o frenando lo sviluppo della capacità di prestazione sportiva.

Per saperne di più L'allenamento ottimale, Juergen Weineck. Perugia: Calzetti & Mariucci, 2023.