L'esercizio fisico come strategia di gestione del sovrappeso e dell'obesità
Di David O Sword
Obesità e sovrappeso minacciano oggi la nostra salute in modo significativo (il 69% degli Americani è in sovrappeso e il 36% soddisfa i criteri per l'obesità). Quando si parla di sovrappeso l'indice di massa corporea (BMI) è superiore ai 25 kg/m², mentre un soggetto obeso supera i 30 kg/m².
Le patologie croniche ad essi associate includono ipertensione, diabete di tipo 2, iperlipidemia, malattie cardiache, ictus, vari tipi di tumore, osteoartrite, problemi respiratori e colecistite. Il rischio, ovviamente, è maggiore per i casi di obesità piuttosto che per i semplici soggetti in sovrappeso.
Quindi, è essenziale regolare il peso corporeo per uno stile di vita sano e più duraturo. Combattere l'obesità e il sovrappeso non è impossibile: associare abitudini alimentari corrette a un costante esercizio fisico può risultare la strategia vincente per chi desidera perdere chili in eccesso e soprattutto mantenere un BMI nella norma.
Ridurre l'apporto calorico è il primo passo verso la riconquista di un peso ottimale, consumando cibi ipocalorici e di qualità. Per quanto riguardo l'esercizio fisico, si è visto che ne sono sufficienti 150-250 min/sett. per evitare l'aumento di peso. Basterà praticare attività sportiva moderata per più di 250 minuti settimanali per perdere chili in eccesso e dai 250 ai 300 per garantire la stabilizzazione della perdita di peso raggiunta.
Numerose ricerche hanno dimostrato come tali accorgimenti hanno saputo migliorare lo stato di salute generale dei soggetti obesi o in sovrappeso. Studi recenti, inoltre, hanno focalizzato la loro attenzione sulla relazione tra il ruolo potenziale dell'esercizio con resistenze da vincere e la perdita di peso con risultati estremamente positivi per tutto l'organismo.
Per ulteriori approfondimenti consultare Strength & Conditioning – Per una scienza del movimento dell'uomo, numero 6, Settembre-Dicembre 2013.